La storia del gruppo AlzanoNembro
Il Gruppo scout di Alzano nasce nel 1945 con il nome di Alzano 1°, dopo l’esperienza delle Aquile Randagie, ossia della clandestinità degli scout durante l’era fascista.
Lo scautismo ad Alzano
A quattro anni dalla morte del suo fondatore, nel 1945 anche ad Alzano ha inizio l’avventura dello scautismo. Sulla base dei capolavori educativi pubblicati da Baden Powell, “Aids to scouting” e “Scoutismo per ragazzi”, Ercole Campana, Giampietro Rizzi, Vincenzo Breda, Tarcisio Servalli e Martino Gasparini fondano il nostro gruppo scout. L’esperienza della seconda guerra mondiale, è loro di stimolo per ricostruire un modello di vita che fino a quel momento si era basato su nazionalismi e ideologie. “Lo Scautismo è una fratellanza; cioè un movimento che non fa alcun caso, in pratica, a differenze di classe, religione, nazionalità o razza, per lo spirito indefinibile che lo pervade, lo spirito del gentiluomo di Dio” (Guida da te la tua canoa Baden Powell). Con questo programma rivolgono ai giovani alzanesi l’invito ad essere protagonisti della propria vita e non semplici spettatori, sulla base di un progetto dinamico, in grado di “sconvolgere” concretamente il mondo. Anche se passano molti anni e il gruppo si infoltisce sensibilmente, la sostanza dei valori e del metodo educativo non cambia.
Importanti modifiche alla struttura organizzativa dell’associazione a livello nazionale non fanno altro che rafforzarla ulteriormente: la partecipazione femminile al movimento scout (avvenuto nel 1943); la fusione di ASCI (associazione scout cattolici italiani) con AGI (associazione guide italiane). Ad Alzano il primo cerchio di coccinelle è aperto nel 1974; il primo reparto femminile nel 1976; l’unione delle due unità avviene nel 1974; il primo branco misto nel 1979. Benché alla fine degli anni Sessanta si incontri un periodo di crisi, che porta alla chiusura del clan per scarsità di capi, verso la metà degli anni Settanta, si assiste ad un rinnovamento. Nel 1972 viene aperto il secondo branco dei lupetti a Torre Boldone, ad opera della squadriglia libera; nel 1975 si partecipa al Giubileo provinciale e viene aperta la casa estiva a Pizzino; nel 1977 viene organizzato il campo di gruppo al Boder, con la presenza di don Basilio.
Altre significative tappe del gruppo Alzano I sono nel 1980 con la riapertura del clan, che per motivi di presenza era stato chiuso; nel 1982 con la richiesta di servizio al Torre Boldone, fino ad arrivare al 1986 con festeggiamento del quarantesimo anniversario di fondazione. Lo stesso anno il clan partecipa alla route nazionale, gemellato con Salerno e Frosinone , percorrendo un itinerario che tocca il Lazio, le Marche e l’Abruzzo. Negli anni seguenti si svolgono i campi invernali di gruppo a Castione, e, nel 1989, alla Roncola con la partecipazione di don Alberto. Attività particolarmente significative sono l’organizzazione del campo San Giorgio ad Alzano da parte dei lupetti, e le manifestazioni contro il nucleare che videro protagonista la comunità capi.
Lo scautismo a Nembro
Era il “lontano” 1985, quando i fratelli Leonardo e Sergio Rota proposero ad alcuni amici di diffondere lo scautismo nella Comunità di Nembro. Nell’aria si respirava tanto entusiasmo e voglia di dare, ma anche paura con tanti dubbi; ma come dice il proverbio: “Aiutati che il ciel ti aiuta” e fiduciosi nella Provvidenza e in Don Eugenio, diedero l’OK a questa proposta. Iniziarono questo viaggio, con una grande voglia di mettersi in gioco, di fare qualcosa per gli altri; il resto venne passo dopo passo, lungo un sentiero che è stato sempre abbracciato con gioia.
La maggior parte dello staff, conosceva ben poco dello scautismo, quindi si appellava all’esperienza di coloro che portavano alle spalle un vissuto scautistico. Ciò non bastava... i nostri eroi non si accontentavano, cominciarono così un cammino di documentazione e formazione vera e propria per diventare dei capi scout modello. Presto il paese si colorò di volantini che parlavano di Baloo, Akela, Bagheera... personaggi della Giungla che affascinavano i bambini. Ed ecco che nacque il branco Fiore Rosso composto da ben 27 lupetti, entusiasti di iniziare questa nuova avventura nella giungla.
La Comunità nembrese si dimostrò contenta e soddisfatta della nascita di questo nuovo gruppo che di anno in anno aumentava a dismisura. Ci fu quindi l’esigenza di aprire, oltre alla branca L/C, anche la branca E/G e R/S, ciò richiedeva un numero maggiore di capi, preferibilmente brevettati. Verso il 1992, ci fu una sospensione per la branca L/C, decisione sofferta da tutti, che riaprì poco dopo, con capi part-time che presto vennero aiutati da nuove leve. Si incominciò a frequentare sempre più la Zona e gli incontri di formazione, di grande aiuto fu il gruppo scout di Alzano, che fu per noi un tutore nei confronti del metodo. La voglia di mettersi in gioco, il credere nel servizio come scelta di vita e il condividere insieme determinati valori: ecco ciò che spingeva e attira tuttora la gente ad entrare nel mondo scout.
È doveroso ringraziare tutte quelle persone che in questo modo hanno contribuito alla crescita di bambini e ragazzi, donando loro il proprio tempo e trasmettendo loro valori di semplicità e comunità.
AlzanoNembro
Nel 1996, si festeggia il cinquantesimo anniversario di fondazione, seguito dall’unione definitiva con il gruppo Nembro I, avvenuta nel 1997, dopo il fallito tentativo di gemellaggio con il Torre Boldone. La realizzazione di questo nuovo grande gruppo, raggiunge il suo apice nel 1999, quando i colori tradizionali del fazzolettone (giallo e verde), sono sostituiti con quelli giallo, rosso e blu.
Gli attuali colori del fazzolettone ricordano con il giallo e il rosso le radici del gruppo, mentre il blu rappresenta il fiume Serio che accomuna i due territori.
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